Presenta:
Alla scoperta dei cortocircuiti
di IZ1TQI Aldo
Chissà perchè,
tanti pensano di rilevare i cortocircuiti con il beep del tester, in posizione
di ohmmetro, e non sanno che questo strumento considera cortocircuito anche
resistenze da 15-20 Ohm.
Usando la prima scala dell'ohmmetro, è vero, è possibile misurare il valore delle resistenze fino a pochi decimi di ohm, tuttavia a scapito della durata della batteria.
Quindi a chi non interessa conoscere la resistenza fra due punti, ma semplicemente sapere se, tra di loro, c'è cortocircuito oppure una resistenza minore di un tot prefissato, propongo la seguente realizzazione, la cui idea di principio proviene da Internet e, che, con le opportune modifiche, ora consente una escursione di sensibilità fra i 9-10 ohm e meno di 1 ohm, semplicemente regolando il trimmer P1.
E' chiaro che il troppo stroppia, quindi esagerare con la sensibilità può significare trovare interruzione dove invece non c'è: per esempio, stimare interrotto l'avvolgimento di un trasformatore, perchè presenta una certa resistenza superiore a quella d’ingresso del nostro strumento.
Quindi ogni strumento dev'essere accompagnato da un uso adeguato.
Usando la prima scala dell'ohmmetro, è vero, è possibile misurare il valore delle resistenze fino a pochi decimi di ohm, tuttavia a scapito della durata della batteria.
Quindi a chi non interessa conoscere la resistenza fra due punti, ma semplicemente sapere se, tra di loro, c'è cortocircuito oppure una resistenza minore di un tot prefissato, propongo la seguente realizzazione, la cui idea di principio proviene da Internet e, che, con le opportune modifiche, ora consente una escursione di sensibilità fra i 9-10 ohm e meno di 1 ohm, semplicemente regolando il trimmer P1.
E' chiaro che il troppo stroppia, quindi esagerare con la sensibilità può significare trovare interruzione dove invece non c'è: per esempio, stimare interrotto l'avvolgimento di un trasformatore, perchè presenta una certa resistenza superiore a quella d’ingresso del nostro strumento.
Quindi ogni strumento dev'essere accompagnato da un uso adeguato.
Chi si accontenta di una sensibilità < 5 ohm , sostituisca a R1+ P1 una resistenza fissa da 2,2 Kohm, mentre chi vuole diminuirla (e portarla a 15-20 Ohm) aumenti il valore di Ra.
N.B. Ra è costituita dal parallelo di due resistenze da 2,2 ohm cadauna, pertanto badate che su tutto ciò che misurate ponete in parallelo una resistenza di 1,1 Ohm e Dio non voglia che poniate i puntali del marchingegno fra il positivo e il negativo di una qualsiasi fonte di alimentazione.
Il tutto viene realizzato con il circuito operazionale LM339, contenente quattro comparatori di precisione, molto stabili; tutte le resistenze possono essere < ¼ W.
Individuato il corto si accende il led o, se preferite un segnale sonoro, sostituite il led con un buzzer piezoelettrico da 6 V, niente ronzatori non piezo, perchè caricano troppo il circuito.
Se saprete
lavorare su dimensioni esigue, potrete anche migliorare l'ingombro di 47 x 27mm
delle fotografie sopra..
A opera ultimata, racchiudete in un contenitore circuito e pila e dotatelo, se vi garba, di due puntali come quelli del tester.
N.B. Attenzione alle resistenze parassite che potreste introdurre con i cavetti dei puntali e le loro saldature.
Infine non fate la "percuocquerata" di sostituire l' LM339 con altro integrato, anche se apparentemente simile come l'LM324: non funzionerebbe nulla.
A opera ultimata, racchiudete in un contenitore circuito e pila e dotatelo, se vi garba, di due puntali come quelli del tester.
N.B. Attenzione alle resistenze parassite che potreste introdurre con i cavetti dei puntali e le loro saldature.
Infine non fate la "percuocquerata" di sostituire l' LM339 con altro integrato, anche se apparentemente simile come l'LM324: non funzionerebbe nulla.