DMR, cioè dire Digital Mobile Radio, è uno standard di comunicazione digitale per le comunicazioni di tipo civile/professionale, esistente già da molti anni ed utilizzato da molti sistemi che noi già usiamo nella vita comune, senza magari conoscerli a fondo; ad esempio, la telefonia cellulare.
La tecnica utilizzata è il “tdma”, che permette, sulla stessa frequenza, due comunicazioni contemporanee ed indipendenti, mediante suddivisione in due slot temporali, di 30 millisecondi ciascuno; dunque, le due comunicazioni possono avvenire in modo contemporaneo, senza che la prima possa disturbare la seconda, con l’effettivo contenimento della risorsa spettrale; cioè dire, due comunicazioni diverse nella stessa larghezza di banda!
Il sistema radioamatoriale digitale D-Star, già ben noto ai radioamatori, invece è basato sullo standard di modulazione “fdma” e, con esso, il canale radio viene ristretto, o per meglio dire compresso, in una larghezza di banda più piccola di quanto siamo soliti pensare finora, con le modulazioni analogiche: da 12,5 Khz a 6,25 Khz !
Dunque, DMR e D-Star sono due mondi paralleli, digitali, molto efficienti, ma ognuno con peculiarità differenti.
Negli apparati DMR ci sono ad esempio delle peculiarità aggiunte, come ad esempio la possibilità di inviare/ricevere brevi messaggi di testo (sms), avvisi di chiamata o addirittura permette di conoscere la presenza in radio di una determinata stazione. Già al primo approccio, si potrà rilevare una migliore qualità audio, per la presenza di specifiche routine software degli apparati, come il dispositivo di abbattimento del rumore di fondo.
La tecnica utilizzata è il “tdma”, che permette, sulla stessa frequenza, due comunicazioni contemporanee ed indipendenti, mediante suddivisione in due slot temporali, di 30 millisecondi ciascuno; dunque, le due comunicazioni possono avvenire in modo contemporaneo, senza che la prima possa disturbare la seconda, con l’effettivo contenimento della risorsa spettrale; cioè dire, due comunicazioni diverse nella stessa larghezza di banda!
Il sistema radioamatoriale digitale D-Star, già ben noto ai radioamatori, invece è basato sullo standard di modulazione “fdma” e, con esso, il canale radio viene ristretto, o per meglio dire compresso, in una larghezza di banda più piccola di quanto siamo soliti pensare finora, con le modulazioni analogiche: da 12,5 Khz a 6,25 Khz !
Dunque, DMR e D-Star sono due mondi paralleli, digitali, molto efficienti, ma ognuno con peculiarità differenti.
Negli apparati DMR ci sono ad esempio delle peculiarità aggiunte, come ad esempio la possibilità di inviare/ricevere brevi messaggi di testo (sms), avvisi di chiamata o addirittura permette di conoscere la presenza in radio di una determinata stazione. Già al primo approccio, si potrà rilevare una migliore qualità audio, per la presenza di specifiche routine software degli apparati, come il dispositivo di abbattimento del rumore di fondo.
Il network DMR-Marc è presente in diversi paesi del mondo, grazie alla tecnologia DMR, Digital Mobile Radio, implementato in marchi come Motorola, Hytera, Retevis ed altri, che si stanno affacciando in questo ultimo periodo.
Inutile dire che si tratta di un network a cui possono accedere solo i radioamatori muniti di autorizzazione generale. Ogni singolo utente deve acquisire in modo gratuito un ID, un numero cioè che identifica la stazione radio in modo univoco, direttamente sul sito www.dmr-marc.net. Vi inviatiamo a visitare la pagina relativa alla registrazione on line.
Queste le principali linee guida, per installatori ripetitori, utenti e schede open source:
Ripetitori:
A) ogni ripetitore può essere del tipo Motorola o Hytera, VHF o UHF, deve essere munito di autorizzazione generale e di nominativo assegnato (IR …);
B) ogni postazione che ospita il ripetitore deve disporre di una connessione adsl, con un minimo di banda garantita di 1Mb;
C) ogni ripetitore dovrà essere programmato secondo le indicazioni previste dal network DMR-Marc, che verranno inviate via email dai nostri softwaristi;
D) ogni ripetitore avrà due slot disponibili: sullo slot 1 sono indirizzate le chiamate che hanno come talk group, il valore di:
TG 1, World Wide: chiamata destinata per tutti i ripetitori connessi al network, in tutto il mondo
TG 2 Europa: chiamata destinata ai soli paesi europei
TG 222, Italia: chiamata destinata a tutti i ripetitori italiani in rete DMR-Marc
E) lo slot 2 è destinato al solo traffico locale o regionale, con Talk Group 9 (valore standard in tutti i paesi, inteso come collegamento a carattere locale) o i TG regionali, che sono identificati dal 2220, al 2229;
Utenti:
Gli apparati terminali usati dai singoli utenti, possono essere di qualsiasi marca. Gli apparati devono essere programmati secondo quanto previsto nel sito www.dmr-marc.net. Sempre su questo sito, potete visitare le pagine relative alla programmazione degli apparati.
Schede open source:
E’ possibile collegarsi alla rete DMR-Marc anche con le famose schede autocostruite, tramite computer o hot spot portatili.
Regole generali di base:
E’ vietata la interconnessione della rete DMR-Marc a qualsiasi altri sistema di comunicazione, che sia analogico o digitale (D-Sar, C4FM, Echolink, EQso …);
Il DMR, a differenza del D-Star, permette solo una chiamata, generale o di gruppo, alla volta; questo vuole dire che, quando si chiama sullo slot 1, tutti i ripetitori collegati sullo slot 1 vanno in trasmissione e ripetono lo stesso messaggio !
Se, ad esempio, c’è un QSO con TG2 (Europa) tutti i ripetitori europei sono simultaneamente impegnati (e bloccati), e dunque tutto lo slot 1 sempre impegnato.
Stessa cosa se c’è un QSO con TG222, tutti i ripetitori italiani sono in trasmissione e, di conseguenza, non permettono altri QSO ad altri radioamatori italiani.
Per questi motivi, l’uso del DMR sullo slot 1 deve essere ridotto, con passaggi brevi e QSO di breve durata; se si vuole fare traffico locale, si dovrà usare lo slot 2.
DMR-Marc si prende il diritto di sganciare dal network i ripetitori e gli utenti che non si adeguano a queste indicazioni, perché siano rispettate queste linee guida.
A questo si deve aggiungere il diritto di DMR-Italia di valutare la correttezza tecnica e di uso dei singoli ripetitori italiani ad esso collegati, al fine unico di limitare al massimo le trasmissioni poco efficenti (connessioni adsl e umts non buone) e dunque i disturbi sulla intera rete radio.
Inutile dire che si tratta di un network a cui possono accedere solo i radioamatori muniti di autorizzazione generale. Ogni singolo utente deve acquisire in modo gratuito un ID, un numero cioè che identifica la stazione radio in modo univoco, direttamente sul sito www.dmr-marc.net. Vi inviatiamo a visitare la pagina relativa alla registrazione on line.
Queste le principali linee guida, per installatori ripetitori, utenti e schede open source:
Ripetitori:
A) ogni ripetitore può essere del tipo Motorola o Hytera, VHF o UHF, deve essere munito di autorizzazione generale e di nominativo assegnato (IR …);
B) ogni postazione che ospita il ripetitore deve disporre di una connessione adsl, con un minimo di banda garantita di 1Mb;
C) ogni ripetitore dovrà essere programmato secondo le indicazioni previste dal network DMR-Marc, che verranno inviate via email dai nostri softwaristi;
D) ogni ripetitore avrà due slot disponibili: sullo slot 1 sono indirizzate le chiamate che hanno come talk group, il valore di:
TG 1, World Wide: chiamata destinata per tutti i ripetitori connessi al network, in tutto il mondo
TG 2 Europa: chiamata destinata ai soli paesi europei
TG 222, Italia: chiamata destinata a tutti i ripetitori italiani in rete DMR-Marc
E) lo slot 2 è destinato al solo traffico locale o regionale, con Talk Group 9 (valore standard in tutti i paesi, inteso come collegamento a carattere locale) o i TG regionali, che sono identificati dal 2220, al 2229;
Utenti:
Gli apparati terminali usati dai singoli utenti, possono essere di qualsiasi marca. Gli apparati devono essere programmati secondo quanto previsto nel sito www.dmr-marc.net. Sempre su questo sito, potete visitare le pagine relative alla programmazione degli apparati.
Schede open source:
E’ possibile collegarsi alla rete DMR-Marc anche con le famose schede autocostruite, tramite computer o hot spot portatili.
Regole generali di base:
E’ vietata la interconnessione della rete DMR-Marc a qualsiasi altri sistema di comunicazione, che sia analogico o digitale (D-Sar, C4FM, Echolink, EQso …);
Il DMR, a differenza del D-Star, permette solo una chiamata, generale o di gruppo, alla volta; questo vuole dire che, quando si chiama sullo slot 1, tutti i ripetitori collegati sullo slot 1 vanno in trasmissione e ripetono lo stesso messaggio !
Se, ad esempio, c’è un QSO con TG2 (Europa) tutti i ripetitori europei sono simultaneamente impegnati (e bloccati), e dunque tutto lo slot 1 sempre impegnato.
Stessa cosa se c’è un QSO con TG222, tutti i ripetitori italiani sono in trasmissione e, di conseguenza, non permettono altri QSO ad altri radioamatori italiani.
Per questi motivi, l’uso del DMR sullo slot 1 deve essere ridotto, con passaggi brevi e QSO di breve durata; se si vuole fare traffico locale, si dovrà usare lo slot 2.
DMR-Marc si prende il diritto di sganciare dal network i ripetitori e gli utenti che non si adeguano a queste indicazioni, perché siano rispettate queste linee guida.
A questo si deve aggiungere il diritto di DMR-Italia di valutare la correttezza tecnica e di uso dei singoli ripetitori italiani ad esso collegati, al fine unico di limitare al massimo le trasmissioni poco efficenti (connessioni adsl e umts non buone) e dunque i disturbi sulla intera rete radio.