presenta
Flash stroboscopico
Alimentato dalla rete luce
di IZ1TQI Aldo "de Roderigo" - RCT #030
Per chi possiede qualche vecchio flash non funzionante, dal quale è
recuperabile la lampada e il trasformatore elevatore d'innesco e il
condensatore elettrolitico, vi propongo una vecchia realizzazione di
Nuova Elettronica.
Con le dovute modifiche potrete realizzare un flash potente, valido anche per studio fotografico, ecco in figura 1 lo schema.
Con le dovute modifiche potrete realizzare un flash potente, valido anche per studio fotografico, ecco in figura 1 lo schema.
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Per fornire la corrente necessaria all'alimentatore a reattanza
capacitiva, sono stati posti in parallelo 3 condensatori da 1uF 600VL,
per una corrente di circa 250 mA
Aggiungendone altri, aumenterete tale corrente e aumenterete la velocità di carica di C1; non esagerate perchè gli 1N4007 sopportano una corrente massima di 1 A e passeranno 0,07A attraverso ogni condensatore da 1uF.
La tensione d'ingresso viene raddrizzata e duplicata, dai due diodi 1N4007, attorno ai 600V, per la precisione:
Vp = 220 V * 1,4142 * 2, Vp = 622
Pertanto la tensione di esercizio dei condensatori dovrà essere di almeno 800 VL.
Al condensatore C1 deve essere attribuito un valore a seconda della potenza della lampada e del lavoro in joule che volete fargli esprimere.
Per le mie esigenze ho posto in serie due condensatori elettrolitici da 100uF 400VL, in queste condizioni riesco a ottenere circa due lampi al secondo ben nutriti (condensatori carichi a 600V), aumentando la frequenza arrivo a 10 lampi al secondo (meno luminosi), ma la carica dei condensatori scende a 250V.
Aggiungendone altri, aumenterete tale corrente e aumenterete la velocità di carica di C1; non esagerate perchè gli 1N4007 sopportano una corrente massima di 1 A e passeranno 0,07A attraverso ogni condensatore da 1uF.
La tensione d'ingresso viene raddrizzata e duplicata, dai due diodi 1N4007, attorno ai 600V, per la precisione:
Vp = 220 V * 1,4142 * 2, Vp = 622
Pertanto la tensione di esercizio dei condensatori dovrà essere di almeno 800 VL.
Al condensatore C1 deve essere attribuito un valore a seconda della potenza della lampada e del lavoro in joule che volete fargli esprimere.
Per le mie esigenze ho posto in serie due condensatori elettrolitici da 100uF 400VL, in queste condizioni riesco a ottenere circa due lampi al secondo ben nutriti (condensatori carichi a 600V), aumentando la frequenza arrivo a 10 lampi al secondo (meno luminosi), ma la carica dei condensatori scende a 250V.
Il marchingegno può funzionare a lampo singolo (manuale o a lampo sincronizzato) e come lampeggiatore stroboscopico sia manuale sia sincronizzato, in quest'ultimo caso non tutte le lampade flash sono adatte ad emettere lampi molto frequenti, quindi necessitano lampade dedicate, rettilinee o fatte a U, a tre elettrodi, su uno dei quali è segnato il polo positivo, sull'altro è il negativo e sul terzo è l'elettrodo di eccitazione.
Le medesime lampade non polarizzate non sono stroboscopiche, pertanto se le usate per lampi troppo frequenti si esauriranno prestissimo.
C2 dovrà essere dimensionato a seconda della max frequenza dei lampi, che si vuole ottenere: con una capacità di 3,3uF VL 100V e il trimmer chiuso, otterrete circa 10 lampi al secondo, quindi va diminuito se ne desidererete di più.
Il commutatore seleziona con "a" il lampo singolo: o manuale "T" o con telecomando "Jack"; con "b" seleziona il lampeggiatore stroboscopico: o manuale "T" o con telecomando "Jack".
Il diodo Diac può essere di qualsiasi tipo, l'SCR da almeno 800 V, 10-15 A.
Non dimenticate che la massa del marchingegno è collegata ai 220 V della rete luce.
Le medesime lampade non polarizzate non sono stroboscopiche, pertanto se le usate per lampi troppo frequenti si esauriranno prestissimo.
C2 dovrà essere dimensionato a seconda della max frequenza dei lampi, che si vuole ottenere: con una capacità di 3,3uF VL 100V e il trimmer chiuso, otterrete circa 10 lampi al secondo, quindi va diminuito se ne desidererete di più.
Il commutatore seleziona con "a" il lampo singolo: o manuale "T" o con telecomando "Jack"; con "b" seleziona il lampeggiatore stroboscopico: o manuale "T" o con telecomando "Jack".
Il diodo Diac può essere di qualsiasi tipo, l'SCR da almeno 800 V, 10-15 A.
Non dimenticate che la massa del marchingegno è collegata ai 220 V della rete luce.
pubblicato il 4.10.2011