presenta:
Luci lampeggianti natalizie
a cura di IZ1TQI Aldo rct #030
Mio malgrado, corre necessità (nei confronti di un certo numero di miei lettori) di una piccola divagazione per sottolineare due punti:
primo, abbiate la pazienza di leggere tutto il testo, così eviterete di domandarmi, per e-mail, informazioni che sono già contenute nel testo stesso;
secondo, se non avete dimestichezza con circuiti di questo genere, non pretendete che sia io ad illuminarvi in cinque minuti, per mettervi in condizione di realizzarli.
Volendo approntare dei festoni luminosi natalizi ecco uno schema di luci lampeggianti pseudo-casuali.
In realtà stabilirete voi, di volta in volta, a vostro gusto, la cadenza di lampeggiamento di ogni singolo stadio, agendo sul potenziometro di regolazione P1, dotato di manopola e fissato sul frontale della scatola di controllo.
Gli stadi sono indipendenti l'uno dall'altro e possono essere realizzati in numero a piacere.
La semplicità della realizzazione è estrema, tale da non richiedere commenti, nè precisazioni tranne che per il condensatore elettrolitico C1 da 10uF: lo schema da cui ho scopiazzato lo dà per 63 VL; è vero che sarebbe sufficiente una VL di 60-70 V se il diac funziona a dovere, ma se mai dovesse andare in avaria la tensione salirebbe al picco della tensione di rete (230 x √2 = 325 V) provocandone lo scoppio come un petardo... e festeggereste Capodanno a Natale, onde è meglio che sia prudentemente almeno da 350VL.
primo, abbiate la pazienza di leggere tutto il testo, così eviterete di domandarmi, per e-mail, informazioni che sono già contenute nel testo stesso;
secondo, se non avete dimestichezza con circuiti di questo genere, non pretendete che sia io ad illuminarvi in cinque minuti, per mettervi in condizione di realizzarli.
Volendo approntare dei festoni luminosi natalizi ecco uno schema di luci lampeggianti pseudo-casuali.
In realtà stabilirete voi, di volta in volta, a vostro gusto, la cadenza di lampeggiamento di ogni singolo stadio, agendo sul potenziometro di regolazione P1, dotato di manopola e fissato sul frontale della scatola di controllo.
Gli stadi sono indipendenti l'uno dall'altro e possono essere realizzati in numero a piacere.
La semplicità della realizzazione è estrema, tale da non richiedere commenti, nè precisazioni tranne che per il condensatore elettrolitico C1 da 10uF: lo schema da cui ho scopiazzato lo dà per 63 VL; è vero che sarebbe sufficiente una VL di 60-70 V se il diac funziona a dovere, ma se mai dovesse andare in avaria la tensione salirebbe al picco della tensione di rete (230 x √2 = 325 V) provocandone lo scoppio come un petardo... e festeggereste Capodanno a Natale, onde è meglio che sia prudentemente almeno da 350VL.
Altra raccomandazione importante è: fate attenzione poichè, oltre tutto il resto, anche la massa del circuito è collegata direttamente alla tensione di rete e quindi il circuito potrebbe essere fonte di possibili e pericolosissime scosse accidentali.
Pertanto, in fase di collaudo, ogni volta che intervenite sul circuito verificate di aver scollegato la tensione di rete e non mettete la mani sul circuito sotto tensione.
Pertanto, in fase di collaudo, ogni volta che intervenite sul circuito verificate di aver scollegato la tensione di rete e non mettete la mani sul circuito sotto tensione.
73's de IZ1TQI Aldo
Pubblicazione del 17/11/2015