presenta:
Mettete due connettori RTX e due connettori ANTENNA
al vostro A.L.
di IZ1TQI Aldo RCT #030
Il discorso vale se vi voleste servire di entrambi i connettori del vostro RTX e di due antenne diverse: ad esempio, una per i 40 e 20 m e una per i 160, 80 m, commutabili in automatico. Ho parlato di bande HF, perchè sulle VHF e UHF il marchingegno introdurrebbe perdite eccessive.
Premetto inoltre che questo schema è allo stato di idea, che non ho realizzata e quindi non sono stati fatti gli eventuali aggiustamenti del caso, soprattutto sui circuiti che pilotano i transistor, nè sono stati verificati eventuali funzionamenti anomali, non previsti. Quello che servirebbe soprattutto sarebbero relè a commutazione rapida.
Ed ora entriamo nel vivo: mentre i ricetrasmettitore hanno normalmente due ingressi/uscite, gli amplificatori lineari hanno un solo ingresso/uscita ed una sola uscita/ingresso; ciò costringe ad inviare i segnali di tutte le bande adoperate sul vostro RTX su di un'unica linea ingresso/uscita dell' A.L e, naturalmente, operare cambi manuali di antenna.
Con questo marchingegno è possibile adoperare entrambi gli ingressi/uscite dell'RTX, entrare nell'A.L. , uscirne e dirigersi verso due antenne diverse fisse, ciascuna dedicata ad uno o all'altro degli ingressi/uscite dell'RTX..
Naturalmente il funzionamento avviene, per commutazione, uno alla volta, nel senso che quando, nel vostro
RTX, funziona l'ingresso/uscita A (abbinato all'antenna A) il circuito
automaticamente opererà la giusta connessione (prima e dopo l'Amplificatore
Lineare) e quando funziona l'ingresso/uscita B (abbinato all'antenna B) farà la
stessa cosa.
Lo schema è composto da quattro relè (a due scambi) dei quali due: RLa e RLb operano con funzionamento bistabile e devono essere pilotati separatamente (o l'uno o l'altro), rispettivamente attraverso TRa e TRb; invece RLc ed RLd attuano le giuste commutazioni tra connettori e antenne.
N.B. Per puro scrupolo: al momento dell'accensione del marchingegno e ad ogni cambio di antenna, l'uscita dell'RTX (per 10-15 millisecondi) non ha il carico adeguato, pertanto l'RTX va usato per la minima potenza necessaria e sufficiente alla giusta commutazione, approfittando anche di fare il preaccordo con l'A.L., ciò fatto non ci sono più problemi. .
Lo schema è composto da quattro relè (a due scambi) dei quali due: RLa e RLb operano con funzionamento bistabile e devono essere pilotati separatamente (o l'uno o l'altro), rispettivamente attraverso TRa e TRb; invece RLc ed RLd attuano le giuste commutazioni tra connettori e antenne.
N.B. Per puro scrupolo: al momento dell'accensione del marchingegno e ad ogni cambio di antenna, l'uscita dell'RTX (per 10-15 millisecondi) non ha il carico adeguato, pertanto l'RTX va usato per la minima potenza necessaria e sufficiente alla giusta commutazione, approfittando anche di fare il preaccordo con l'A.L., ciò fatto non ci sono più problemi. .
Riferendoci alla figura 3 in cui tutti i relè sono in stato di riposo, supponiamo che, con un colpetto di trasmissione SSB in bassa
potenza, attraverso il circuito rilevatore di RF, posto su Ant. A dell'RTX, venga eccitato TRa; esso porterà
RLa ed RLc a commutare stabilmente stato, perchè, attraverso a2 e b1, TRa viene cortocircuitato
e il polo di RLa ed RLc, collegato a TRa, viene collegato direttamente a massa.
Nel frattempo RLb non ha subito alcun cambiamento.
Noterete però che Ant. A dell'RTX, attraverso c1, viene collegato al connettore "RTX" dell'A.L. e che il connettore "antenna" dell'A.L. è già collegata all'antenna A, mentre l'antenna B viene scollegata attraverso c2 che ha commutato con RLc.
Supponiamo che ora vogliate usare Ant.B dell'RTX: date un colpetto di trasmissione SSb che impegni Ant.B; il rilevatore di RF che fa, appunto, capo ad Ant.B dell'RTX eccita TRb , facendo commutare RLb e RLd; b1 si apre ed RLa assieme a RLc tornano a riposo, perchè viene meno il collegamento di massa, mentre a1 si chiude e premette a RLb e a RLd di commutare stabilmente attraverso b2.
Allora c2 (tornato a riposo) collega Ant.B al connettore "antenna" dell'A.L.; c1 (anche esso tornato a riposo) scollega Ant. A dell'RTX dal connettore "RTX" dell'A.L., mentre d1 scollega Ant.A al connettore "antenna" dell'A.L. e d2 collega Ant. B dell'RTX a "RTX" dell'A.L.
In entrambe queste condizioni è possibile trasmettere e ricevere.
E' chiaro che dovrete assegnare alle gamme del vostro RTX i connettori A o B a secondo delle corrispettive antenne, se userete più di un'antenna.
N.B. Ancora per scrupolo, ripeto: all'accensione tanto l'ingresso/uscita A (Ant. A), quanto l'ingresso/uscita B dell'RTX (Ant. B) sono scollegate, necessita allora, con uno dei due pulsanti, provocare il collegamento di una delle due antenne con il giusto connettore dell'RTX, con quello che in quel momento intendete adoperare ( e che avrete già impostato sul vostro RTX), (in realtà se siete in bassa potenza, per il preaccordo con l'A.L., non dovrebbe comunque succedere nulla, anche usando direttamente l'RTX); da ora in poi, fino allo spegnimento del marchingegno, avviene tutto automaticamente: basta un colpetto di trasmissione SSB in bassa potenza, e il dispositivo si predisporrà per l'ingresso/uscita A o B che avrete già impostato sul vostro RTX e che volete usare in quel momento.
Ora, per esempio, volete cambiare banda e quindi anche antenna: impostate sul vostro RTX l'antenna adatta alla gamma desiderata, selezionata la gamma e poi un colpetto di trasmissione SSB in bassa potenza avrete l'antenna desiderata e ciò vale anche per la sola ricezione, se poi volete usare i pulsanti siete padroni di farlo. Ripeto i pulsanti sono tassativamente necessari all'accensione, affinché l'RTX non resti momentaneamente (10/15 millisecondi comunque) senza carico ed anche perchè con le antenne scollegate non udreste nulla in ricezione!!
La commutazione (a seguito di cambio di antenna) comunque è il momento più delicato, dovuto all'inerzia dei relè ed è bene farla in bassa potenza (o con i pulsanti senza trasmettere, se commetterete qualche errore, verrà corretto quando trasmetterete), d'altro canto la presintonia del lineare viene fatta appunto in bassa potenza. Una volta effettuata la commutazione non c'è altro pericolo.
Ci sono parecchi connettori (sei) e sei cavetti da realizzare, pertanto lo scotto saranno alcune inevitabili perdite o attenuazioni di segnale, visti i numerosi collegamenti delle linee a RF.
Io ho usato alimentazione a 24 V perchè posseggo molti relè a 24 V, ma ciò non toglie che voi possiate adoperare altre tensioni a seconda dei relè a vostra disposizione. Badate che le correnti totali dei due relè posti su di ogni transistor siano compatibili (anche se per pochi millisecondi) con la corrente massima sopportabile dai transistor.
Ultime note: i due led fanno servizio incrociato: quando si accende il led b (posto sul circuito A) è in funzione il circuito B e viceversa, all'accensione del disposistivo saranno entrambi accesi; la resistenza di caduta in serie ai led va calcolata in base alla tensione di alimentazione; anche il tipo di transistors andrà adattato al voltaggio di alimentazione; nel caso dei BD139 non c'è problema reggono una VCE di 80 V, se però voleste usarne altri....; in buona sostanza sarebbe possibile usare un solo relè di commutazione: o RLc o RLd (con le dovute modifiche), ho invece preferito la soluzione a due per evitare accoppiamenti indesiderati dovuti alla eccessiva vicinanza dei contatti RF.
Noterete però che Ant. A dell'RTX, attraverso c1, viene collegato al connettore "RTX" dell'A.L. e che il connettore "antenna" dell'A.L. è già collegata all'antenna A, mentre l'antenna B viene scollegata attraverso c2 che ha commutato con RLc.
Supponiamo che ora vogliate usare Ant.B dell'RTX: date un colpetto di trasmissione SSb che impegni Ant.B; il rilevatore di RF che fa, appunto, capo ad Ant.B dell'RTX eccita TRb , facendo commutare RLb e RLd; b1 si apre ed RLa assieme a RLc tornano a riposo, perchè viene meno il collegamento di massa, mentre a1 si chiude e premette a RLb e a RLd di commutare stabilmente attraverso b2.
Allora c2 (tornato a riposo) collega Ant.B al connettore "antenna" dell'A.L.; c1 (anche esso tornato a riposo) scollega Ant. A dell'RTX dal connettore "RTX" dell'A.L., mentre d1 scollega Ant.A al connettore "antenna" dell'A.L. e d2 collega Ant. B dell'RTX a "RTX" dell'A.L.
In entrambe queste condizioni è possibile trasmettere e ricevere.
E' chiaro che dovrete assegnare alle gamme del vostro RTX i connettori A o B a secondo delle corrispettive antenne, se userete più di un'antenna.
N.B. Ancora per scrupolo, ripeto: all'accensione tanto l'ingresso/uscita A (Ant. A), quanto l'ingresso/uscita B dell'RTX (Ant. B) sono scollegate, necessita allora, con uno dei due pulsanti, provocare il collegamento di una delle due antenne con il giusto connettore dell'RTX, con quello che in quel momento intendete adoperare ( e che avrete già impostato sul vostro RTX), (in realtà se siete in bassa potenza, per il preaccordo con l'A.L., non dovrebbe comunque succedere nulla, anche usando direttamente l'RTX); da ora in poi, fino allo spegnimento del marchingegno, avviene tutto automaticamente: basta un colpetto di trasmissione SSB in bassa potenza, e il dispositivo si predisporrà per l'ingresso/uscita A o B che avrete già impostato sul vostro RTX e che volete usare in quel momento.
Ora, per esempio, volete cambiare banda e quindi anche antenna: impostate sul vostro RTX l'antenna adatta alla gamma desiderata, selezionata la gamma e poi un colpetto di trasmissione SSB in bassa potenza avrete l'antenna desiderata e ciò vale anche per la sola ricezione, se poi volete usare i pulsanti siete padroni di farlo. Ripeto i pulsanti sono tassativamente necessari all'accensione, affinché l'RTX non resti momentaneamente (10/15 millisecondi comunque) senza carico ed anche perchè con le antenne scollegate non udreste nulla in ricezione!!
La commutazione (a seguito di cambio di antenna) comunque è il momento più delicato, dovuto all'inerzia dei relè ed è bene farla in bassa potenza (o con i pulsanti senza trasmettere, se commetterete qualche errore, verrà corretto quando trasmetterete), d'altro canto la presintonia del lineare viene fatta appunto in bassa potenza. Una volta effettuata la commutazione non c'è altro pericolo.
Ci sono parecchi connettori (sei) e sei cavetti da realizzare, pertanto lo scotto saranno alcune inevitabili perdite o attenuazioni di segnale, visti i numerosi collegamenti delle linee a RF.
Io ho usato alimentazione a 24 V perchè posseggo molti relè a 24 V, ma ciò non toglie che voi possiate adoperare altre tensioni a seconda dei relè a vostra disposizione. Badate che le correnti totali dei due relè posti su di ogni transistor siano compatibili (anche se per pochi millisecondi) con la corrente massima sopportabile dai transistor.
Ultime note: i due led fanno servizio incrociato: quando si accende il led b (posto sul circuito A) è in funzione il circuito B e viceversa, all'accensione del disposistivo saranno entrambi accesi; la resistenza di caduta in serie ai led va calcolata in base alla tensione di alimentazione; anche il tipo di transistors andrà adattato al voltaggio di alimentazione; nel caso dei BD139 non c'è problema reggono una VCE di 80 V, se però voleste usarne altri....; in buona sostanza sarebbe possibile usare un solo relè di commutazione: o RLc o RLd (con le dovute modifiche), ho invece preferito la soluzione a due per evitare accoppiamenti indesiderati dovuti alla eccessiva vicinanza dei contatti RF.
Il circuito è, in massima parte, meccanico, quindi affidabile..