presenta:
Rivelatore di spire in cortocircuito
di IZ1TQI Aldo
Non è facile, per non dire impossibile, determinare con il semplice tester, se tra le spire di
un trasformatore o di una bobina a più strati o di un qualsiasi solenoide ci sia un corto,
che ne pregiudichi il corretto funzionamento, producendo notevoli perdite.
Scartando, a priori, il tester per una simile misura, Nuova Elettronica (Anno 7, n. 38-39, pag 128) propone un utile ed economico circuito, visibile in Figura 1.
Scartando, a priori, il tester per una simile misura, Nuova Elettronica (Anno 7, n. 38-39, pag 128) propone un utile ed economico circuito, visibile in Figura 1.
TR1 funziona come oscillatore d'onda elettromagnetica sulla frequenza acustica di 3000-4000 Hz;
L1 ed L2 compongono il circuito oscillante. Entrambi sono avvolti su un nucleo
di ferrite per ricevitori AM sulle O.M. di 10 cm per 10 mm, tuttavia tali
dimensioni non sono assolutamente critiche.
La bobina L1 consta di 30 spire serrate di filo in rame smaltato da 0,3 mm e viene avvolto, con lo stesso senso di rotazione, sulla bobina L2 composta da 150 spire serrate dello stesso filo.
L2 viene avvicinata e accoppiata induttivamente al solenoide che si vuole misurare e la sua frequenza è determinata dalla sua induttanza e dal condensatore C5 .
L1 è l’avvolgimento di reazione che mantiene l’oscillazione.
Le due bobine andranno fissate stabilmente sul loro nucleo di forroxcube, con qualche goccia di collante.
Avvicinando alla ferrite un avvolgimento in perdita o difettoso, e seguito di qualche spira in corto, si avrà un assorbimento di segnale che farà diminuire l’ampiezza del segnale stesso, fino a provocarne il blocco.
La funzione dell’LM723 (un regolatore stabilizzato di tensione) è di misurare (tramite il mA) la corrente necessaria a mantenere TR1 in oscillazione.
Il potenziometro R10 regola l’amplificazione di TR1 (ed anche la sensibilità) e va disposto per un assorbimento, a riposo, di circa 40-50 mA . Se ora avvicinerete alla bobina oscillatrice una spira chiusa ad anello, il milliamperometro reagirà immediatamente mostrando un aumento della corrente assorbita dal marchingegno, tanto più rimarchevole quanto più vicina sarà la spira.
Se il potenziometro lineare da 470 Ohm risulterà troppo critico, sostituitelo con uno da 1000-1500 Ohm.
L’assorbimento totale del dispositivo è appunto di 40-50 mA.
La bobina L1 consta di 30 spire serrate di filo in rame smaltato da 0,3 mm e viene avvolto, con lo stesso senso di rotazione, sulla bobina L2 composta da 150 spire serrate dello stesso filo.
L2 viene avvicinata e accoppiata induttivamente al solenoide che si vuole misurare e la sua frequenza è determinata dalla sua induttanza e dal condensatore C5 .
L1 è l’avvolgimento di reazione che mantiene l’oscillazione.
Le due bobine andranno fissate stabilmente sul loro nucleo di forroxcube, con qualche goccia di collante.
Avvicinando alla ferrite un avvolgimento in perdita o difettoso, e seguito di qualche spira in corto, si avrà un assorbimento di segnale che farà diminuire l’ampiezza del segnale stesso, fino a provocarne il blocco.
La funzione dell’LM723 (un regolatore stabilizzato di tensione) è di misurare (tramite il mA) la corrente necessaria a mantenere TR1 in oscillazione.
Il potenziometro R10 regola l’amplificazione di TR1 (ed anche la sensibilità) e va disposto per un assorbimento, a riposo, di circa 40-50 mA . Se ora avvicinerete alla bobina oscillatrice una spira chiusa ad anello, il milliamperometro reagirà immediatamente mostrando un aumento della corrente assorbita dal marchingegno, tanto più rimarchevole quanto più vicina sarà la spira.
Se il potenziometro lineare da 470 Ohm risulterà troppo critico, sostituitelo con uno da 1000-1500 Ohm.
L’assorbimento totale del dispositivo è appunto di 40-50 mA.
Se non commetterete errori il circuito funzionerà, l’ho provato, immediatamente; potrete allora alloggiare il
tutto in un contenitore tassativamente plastico, facendo fuoriuscire la ferrite
con gli avvolgimenti. Non fissate la bobina con anelli metallici chiusi.
Se non avete un trasformatore con secondario a 17 - 18 V, andrà bene anche uno da 15V, se ne disponete di uno con secondario da 9 V duplicate la tensione, vedi figura 2. Diversamente anche due pile da 9 V in serie andranno bene, ma la loro durata non sarà lunga (circa 6 ore per pile da 300mA/h).
Nella stessa figura 2 è la disposizione dei terminali degli avvolgimenti L1 ed L2. E’ raccomandabile che l’LM723 sia a corpo metallico, onde applicare un piccolo dissipatore, tuttavia anche il contenitore plastico, se non vi preoccupa il sentirlo un po’ caldo, può andare.
Naturalmente il dispositivo è sensibile anche ai metalli.
Così com’è, a distanza di due-tre cm, rivela una moneta da 1 Euro, quindi volendo sfruttare in via sperimentale questa caratteristica, sarà bene avvolgere L1 ed L2 su di un supporto isolante (senza nucleo e senza schermatura galvanica) di una decina di cm di diametro, mantenendo pure, in prima istanza, lo stesso numero di spire.
La stabilità al variare della temperatura è ottima, pertanto non sarà necessario procedere a continui aggiustamenti come accade nei comuni cercametalli.
In questo caso però è d'obbligo l'alimentazione a pile.
Tenuto conto poi che qui, variando l'ampiezza del segnale è non la frequenza, il tutto risulta molto più stabile... qui lo dico qui lo nego: "sarebbe sicuramente possibile abbinare un comparatore di tensione a soglia regolabile e con allarme acustico"... vi terrò al corrente.
Per finire, ho notato, sempre in questo senso, una certa maggiore sensibilità nei confronti del rame ed ancor più con l'oro, penso sia dovuto alla maggiore conducibilità rispetto agli altri metalli.
E' però insensibile agli amici, anche se il detto sentenzia: "chi trova un amico trova un tesoro".
Se non avete un trasformatore con secondario a 17 - 18 V, andrà bene anche uno da 15V, se ne disponete di uno con secondario da 9 V duplicate la tensione, vedi figura 2. Diversamente anche due pile da 9 V in serie andranno bene, ma la loro durata non sarà lunga (circa 6 ore per pile da 300mA/h).
Nella stessa figura 2 è la disposizione dei terminali degli avvolgimenti L1 ed L2. E’ raccomandabile che l’LM723 sia a corpo metallico, onde applicare un piccolo dissipatore, tuttavia anche il contenitore plastico, se non vi preoccupa il sentirlo un po’ caldo, può andare.
Naturalmente il dispositivo è sensibile anche ai metalli.
Così com’è, a distanza di due-tre cm, rivela una moneta da 1 Euro, quindi volendo sfruttare in via sperimentale questa caratteristica, sarà bene avvolgere L1 ed L2 su di un supporto isolante (senza nucleo e senza schermatura galvanica) di una decina di cm di diametro, mantenendo pure, in prima istanza, lo stesso numero di spire.
La stabilità al variare della temperatura è ottima, pertanto non sarà necessario procedere a continui aggiustamenti come accade nei comuni cercametalli.
In questo caso però è d'obbligo l'alimentazione a pile.
Tenuto conto poi che qui, variando l'ampiezza del segnale è non la frequenza, il tutto risulta molto più stabile... qui lo dico qui lo nego: "sarebbe sicuramente possibile abbinare un comparatore di tensione a soglia regolabile e con allarme acustico"... vi terrò al corrente.
Per finire, ho notato, sempre in questo senso, una certa maggiore sensibilità nei confronti del rame ed ancor più con l'oro, penso sia dovuto alla maggiore conducibilità rispetto agli altri metalli.
E' però insensibile agli amici, anche se il detto sentenzia: "chi trova un amico trova un tesoro".