presenta:
Telecomando _ Controllo remoto con SCR
per utensili a tensione di rete
a cura di IZ1 TQI Aldo rct #030
Mio malgrado, corre necessità (nei confronti di un certo numero di miei lettori) di una piccola divagazione per sottolineare due punti:
primo, abbiate la pazienza di leggere tutto il testo, così eviterete di domandarmi, per e-mail, informazioni che sono già contenute nel testo stesso;
secondo, se non avete dimestichezza con circuiti di questo genere, non pretendete che sia io ad illuminarvi in cinque minuti, per mettervi in condizione di realizzarli.
Il circuito in oggetto altro non è che un interruttore a distanza per avviare o interrompere il funzionamento di un utensile o altro carico.
E' possibile comandarlo in tre modi diversi: manualmente, con pedale, ed in via fotoelettrica; a ciascuno la scelta, tenuto conto che possono funzionare contemporaneamente tutti e tre gli interruttori.
Il funzionamento:
con uno degli interruttori chiuso, durante le semionde positive di rete, il gate di SCR1 è polarizzato, attraversi DS3: invece durante le semionde negative è polarizzato, attraverso DS2, il gate di SCR2. Se gli interruttori sono aperti i gate degli SCR non sono polarizzati e quindi il circuito è interrotto.
I componenti sono descritti nello schema elettrico di figura 1.
primo, abbiate la pazienza di leggere tutto il testo, così eviterete di domandarmi, per e-mail, informazioni che sono già contenute nel testo stesso;
secondo, se non avete dimestichezza con circuiti di questo genere, non pretendete che sia io ad illuminarvi in cinque minuti, per mettervi in condizione di realizzarli.
Il circuito in oggetto altro non è che un interruttore a distanza per avviare o interrompere il funzionamento di un utensile o altro carico.
E' possibile comandarlo in tre modi diversi: manualmente, con pedale, ed in via fotoelettrica; a ciascuno la scelta, tenuto conto che possono funzionare contemporaneamente tutti e tre gli interruttori.
Il funzionamento:
con uno degli interruttori chiuso, durante le semionde positive di rete, il gate di SCR1 è polarizzato, attraversi DS3: invece durante le semionde negative è polarizzato, attraverso DS2, il gate di SCR2. Se gli interruttori sono aperti i gate degli SCR non sono polarizzati e quindi il circuito è interrotto.
I componenti sono descritti nello schema elettrico di figura 1.
C'è da aggiungere che R1 serve a tarare la sensibilità del circuito, compatibilmente con il tipo di fotoresistenza; C1, a seconda del valore, conferisce un certo ritardo tra la pausa ed il funzionamento, pertanto il valore di 220uF può essere adattato alle esigenze o soppresso.
In base all'alimentazione del fotorelè, la resistenza in serie a DL1 sarà da 470 ohm per 9 V; da 1000 ohm per alimentazione a 12V.
Lo stesso dicasi per RL1 da 9 V per alimentazione a 9V; da 12 V per alimentazione a 12V.
Gli SCR devono adattarsi alla corrente assorbita dal carico, tenuto conto di sceglierli, prudentemente, da 600-800V, non lesinate mai su questi componenti. E' possibile che le resistenza di gate da 1 K ohm ed R2, a seconda del modello di SCR, vadano rivedute ed adattate.
Tra i modelli di SCR vi segnalo il BTY87, ma tenete conto che il BTY87, a seconda della tensione massima applicabile, è seguito da una sigla indicante appunto tale tensione: i modelli vanno dal BTY87-100R (tensione masima 100 V) al BTY87-800R (tensione massima 800V, entrambi con corrente 12A).
Le caratteristiche dei diodi EM 513 sono: tensione di 1600 V, 1 A, corrente di picco 30 A; ma a mio giudizio, per potenze attorno al KW, sono ugualmente validi gli 1N4007 con tensione 1000 V, 1 A, corrente di picco per un ciclo 30 A, oppure il BY255 (1300 V 3 A) di facile reperibilità.
La potenza massima che conviene ricavare dall'interruttore, con BTY87-400R. è di 1KW, per potenze maggiori è prudente adoperare un SCR da 600 V, 10-12 A, del tipo BTY87-600R o il BTY-800R, non superate comunque i 2 KW.
Ricordate che 2Kw comportano una corrente di 10 A, quindi tenete abbondanti sia le piste sia i fili di collegamneto del circuito con il carico (almeno 2mmq).
Procurate di fissare SCR1 e SCR2 (isolandoli con mica), cadauno su di un dissipatore di calore di discrete dimensioni, diciamo 8 x 5 cm x 3 cm, con alette e con spessore di almeno 3 mm e verificate, con qualche rapida prova , se è sufficiente a contenere in termini accettabili il calore dissipato.
Il dimensionamento complessivo è sovradimensionato per un funzionamento senza sorprese.
Il progetto è composito, la parte con SCR proviene da "110 Thyristor projects using S.C.R. and Triacs di R.M. Marston".
La realizzazione è prevista per basette millefori, non ho quindi previsto nessun tipo di circuito stampato.
Non dimenticate che state lavorando con potenze di tutto riguardo.
E', infine, consigliabile alloggiare il circuito in una scatola di plastica per evitare involontarie, spiacevoli e pericolosissime scosse elettriche, foriere di posibili folgorazioni.
In base all'alimentazione del fotorelè, la resistenza in serie a DL1 sarà da 470 ohm per 9 V; da 1000 ohm per alimentazione a 12V.
Lo stesso dicasi per RL1 da 9 V per alimentazione a 9V; da 12 V per alimentazione a 12V.
Gli SCR devono adattarsi alla corrente assorbita dal carico, tenuto conto di sceglierli, prudentemente, da 600-800V, non lesinate mai su questi componenti. E' possibile che le resistenza di gate da 1 K ohm ed R2, a seconda del modello di SCR, vadano rivedute ed adattate.
Tra i modelli di SCR vi segnalo il BTY87, ma tenete conto che il BTY87, a seconda della tensione massima applicabile, è seguito da una sigla indicante appunto tale tensione: i modelli vanno dal BTY87-100R (tensione masima 100 V) al BTY87-800R (tensione massima 800V, entrambi con corrente 12A).
Le caratteristiche dei diodi EM 513 sono: tensione di 1600 V, 1 A, corrente di picco 30 A; ma a mio giudizio, per potenze attorno al KW, sono ugualmente validi gli 1N4007 con tensione 1000 V, 1 A, corrente di picco per un ciclo 30 A, oppure il BY255 (1300 V 3 A) di facile reperibilità.
La potenza massima che conviene ricavare dall'interruttore, con BTY87-400R. è di 1KW, per potenze maggiori è prudente adoperare un SCR da 600 V, 10-12 A, del tipo BTY87-600R o il BTY-800R, non superate comunque i 2 KW.
Ricordate che 2Kw comportano una corrente di 10 A, quindi tenete abbondanti sia le piste sia i fili di collegamneto del circuito con il carico (almeno 2mmq).
Procurate di fissare SCR1 e SCR2 (isolandoli con mica), cadauno su di un dissipatore di calore di discrete dimensioni, diciamo 8 x 5 cm x 3 cm, con alette e con spessore di almeno 3 mm e verificate, con qualche rapida prova , se è sufficiente a contenere in termini accettabili il calore dissipato.
Il dimensionamento complessivo è sovradimensionato per un funzionamento senza sorprese.
Il progetto è composito, la parte con SCR proviene da "110 Thyristor projects using S.C.R. and Triacs di R.M. Marston".
La realizzazione è prevista per basette millefori, non ho quindi previsto nessun tipo di circuito stampato.
Non dimenticate che state lavorando con potenze di tutto riguardo.
E', infine, consigliabile alloggiare il circuito in una scatola di plastica per evitare involontarie, spiacevoli e pericolosissime scosse elettriche, foriere di posibili folgorazioni.