Presenta:
Una Boomerang per i 50 MHz
di IZ1NER Alberto RCT #011
Tra le realizzazione dell'amico IZ1NER Alberto mi pregio di segnalarvi il presente elaborato, che, essendomi stato inviato senza commento scritto, cercherò di commentare rapidamente.
Si tratta di uno stilo radiante e di un radiale inclinato di 45° rispetto al piano dell'orizzonte o, se preferte, di 135 rispetto alla verticale, la polarizzazione è verticale come richiede la gamma dei sei metri.
Di per sè stessa la Boomerang non è un'antenna particolarmente efficiente, poichè, essendo sbilanciata, non si può considerare un dipolo verticale a V rovesciata, tuttavia ha una sua dignità più che decorosa, poichè assolve lo scopo solo di raggiungere i ponti radio dei 50 MHz, gamma che, d'altro canto, non fornisce pretese per DX; sicuramente una Ground Plane fa molto di più, possedendo quattro radiali che rendono più efficiente il piano riportato di terra.
Gli elementi costitutivi dell'antenna sono stati fissati su un ritaglio in plexiglass con bullonetti passanti e sullo stesso ritaglio è stato alloggiato anche il bocchettone per il cavo di discesa, I bracci sono telescopici e risultano dall'inserzione uno dentro l'altro di tubolari in alluminio di diametri diversi, fissati definitivamente dopo la taratura.
La stessa realizzazione è stata già presentata da Alberto in un articolo sul vecchio sito di radioclubtigullio.it, dove poterete attingere le dimensioni e fa parte del gran numero di antenne che egli possiede.
L'ultima nota che aggiungerei, dal momento che anche io possiedo ed adopero proficuamente lo stesso tipo si antenna, è piuttosto importante: state attentissimi ai campi elettrostatici, che si formano durante i temporali, perchè, nel mio caso, dal Pl del cavo coassiale, quando si tenta di toccarlo, scoccano scintille anche di due centimetri a più e fra il lo spinotto e la ghiera avvitabile del PL si sente fluire il vento elettrostatico con il classico odore di ozono. Ho provato a cortocircuitare il PL, tuttavia le scariche scoccano lo stesso e raggiungono la mano che si avvicina. In considerazione di questo non fissate l'antenna, come ho fatto io, su di un sostegno isolante, fate come ha fatto Alberto che ha usato un palo metallico ben connesso a terra ( fissato infatti sulle lamiere della costruzione metallica che si vede in fotografia), tenendo il braccio metallico di sostegno, in squadra con il palo, molto vicino al bocchettone di antenna; questo è sufficiente a scongiurare la pericolosità dei campi elettrostatici. Anzi sono qui per dirvi di fissare al palo (ben connesso a terra) un baffo in filo di rame di un millimetro o due di diametro ben appuntito al suo estremo, che avvicinerete a meno di mezzo centimetro dallo stilo radiante dell'antenna stessa, il quanto è un'ulteriore sicurezza che non modifica l'impedenza dell'antenna. Comunque all'avvicinarsi di temporali staccate sempre, non solo questa, ma tutte le antenne.
Con i saluti. anche di Iz1tqi.