Presenta:
Dipolo ripiegato per gli 80 metri
di IZ1NER Alberto
L'antenna in questione che oggi ci presenta l'amico IZ1NER Alberto è molto singolare: un dipolo ripiegato per gli 80 metri, ma ve lo passo direttamente.
"Si può realizzare per qualsiasi frequenza in quanto la lunghezza L si determina con la seguente formula:
L = 150 / freq x 0,94
quindi ha una lunghezza pressochè identica al dipolo semplice. Allora voi vi chiederete perchè tanto lavoro per questa antenna? facciamo il dipolo classico e via! Però io vi dico che il dipolo ripiegato ha molti vantaggi sul dipolo semplice, con due inconvenienti insiti nel suo peso finale che risulta almeno il doppio rispetto al dipolo semplice, e nel lavoro che si deve fare per costruirlo a metterlo in opera. I vantaggi però valgono questo sacrificio: molta più silenziosità, quindi miglior rapporto segnale rumore, molta più larghezza di banda, e più guadagno del classico dipolo (3 dB)". Riprendo io rapidamente con alcune note solo più ampie di quanto non abbia fatto Alberto nel suo scritto: forse non tutti sanno che, oltre la distanza "S", in un dipolo ripiegato conta anche molto la sezione dei due bracci: uno costituito da due parti a 1/4 onda aperte, l'altro da un braccio a 1/2 onda intero, così come forse non sanno che un dipolo ripiegato può essere a tre bracci: uno costituito da due parti a 1/4 onda aperto aperte, e due a 1/2 onda chiusi, uno sotto e l'altro sopra quello aperto, vedi figura 1 C. L'alimentazione è iniettata sul braccio aperto, mentre al centro del braccio chiuso vi è tensione zero (vedi figura 1 A e B).
La funzione dei diversi diametri è quella di alzare ulteriormente l'impedenza dell'antenna stessa, che con diametri uguali presenta la classica impedenza di 300 Ohm.
Se, per esempio costruiamo il bracco a 1/2 onda con diametro D2 superiore a quello della sezione aperta da 1/4 + 1/4 onda D1, allora possiamo variare l'impedenza dell'antenna da un minimo di 4 volte i 75 Ohm del dipolo semplice a 14 volte; se invece il braccio intero ha diametro minore di quello aperto è possibile variare l'impedenza dell'antenna da un minimo di 2 ad un massimo di 3,9 volte; infine l'impedenza è di 4 volte se il diamtro dei bracci è lo stesso. Un ulteriore aumento d'impedenza si ottiene con la disposizione di figura 1 C, che consente un incremento da 9,1 a 25 volte; in questo caso specifico D2 è maggiore di D1, ma volendo le disposizioni dei diametri dei tre elementi possono essere molte di più.
Ripassando il micro ad Alberto: "Generalmente il dipolo ripiegato, a diametro unico, presenta 300 om di impedenza nel punto di alimentazione e quindi il suo impiego e principalmente come elemento radiante di antenne direttive Yagi televisive o radioamatoriali. Grazie infatti ai suoi 300 ohm di impedenza può far fronte al drastico abbassamento di impedenza conferito alle direttive dagli elementi parassiti aggiuntivi (riflettore e direttori). Io, invece, giocando sui parametri menzionati, ho fatto l'esatto contrario: ho portato l'impedenza a soli 200 ohm in modo da poter usare poi un bal-un 4:1 anzicchè 6:1 ed ho realizzato l'antenna con cavo elettrico in rame inguainato sezione 4 mmq per D1 e cavo di sezione 1,5 mmq per D2, con una spaziatura "S" di 40 mm; la lunghezza è frutto della formula anticipata poco sopra.
Per tenere i due elementi distanti 4 cm ho fatto 40 distanziali isolati di tubo plastico da impianti elettrici forati ovviamente con due buchi di diametro adatto al filo che li attraversa e con pazienza ho bloccato ogni distanziale con fascette stripp in modo che non possano scorrere. Arrivato agli isolatori agli estremi, ho collegato in corto i due dipoli singoli.
Non potendo alimentare il dipolo in questione direttamente con il cavo coassiale da 50 o da 75 ohm, ho costruito un bal-un 4:1 bifilare in aria su supporto cilindrico plastico di diametro 60 mm, con 16 spire bifilari da 2mm (vedi figura 2 desunta dal libro del Neri "Costruiamo le antenne b filari").
Figura 2
Non mi dilungo in ulteriori spiegazioni; tuttavia, al momento della messa in opera dell'antenna, ero convinto che avrebbe funzionato meglio in configurazione un-un , questo perchè ritengo che non vi sia nulla da simmetrizzare ma solamente da risolvere il disadattamento di impedenza. Allora, prima di provare l'antenna, ho fatto in modo che il mio bal-un potesse intercambiarsi tra bal-un e un–un semplicemente invertendo su di esso i collegamneti del cavo coassiale di discesa e questo è stato fattibile semplicemente invertendo la calza con il filo coassiale interno. Quello che ho concluso e che l'antenna funziona anche con bal-un ma presenta leggermente più ROS, invece con l'un-un e più stabile ha meno ROS e quindi anche più larghezza di banda.
Figura 3
In figura 3 è descritta schematicamente l'antenna di cui sto parlando.
Tengo a precisare che in rete non ho trovato nulla del genere che possa assomigliare alla mia costruzione, che e stata progettata interamente dal sottoscritto con le mie convinzioni e anche, qualora ve ne fossero, con i miei errori: il fatto di portare il dipolo a 200 Ohm anzichè 300, il fatto di usare l' un-un 4:1, la scelta di tutta questa costruzione non sono casuali, ho meditato su questa antenna a tal punto da sentirmi di poterla chiamare il folded dipolo di iz1ner o meglio “iz1ner antenna”.
L'antenna copre l' intera gamma degli 80m con ROS basso, ma è strettamente monobanda: nei 40 metri, oltre a non riuscire ad accordarla con l'accordatore automatico, presenta anche dei segnali ridicoli in ricezione, in poche parole è un chiodo. Quindi questa antenna e dedicata a coloro che vogliono avere una monobanda, avendo gli spazi ovviamente, e vogliono avere qualcosa in più che un semplice dipolo, provare per credere. Concludo menzionando un trafiletto del libro “antenne vol2” del Neri che dice: "la caratteristica veramente vantaggiosa del dipolo ripiegato e che si tratta del tipo di antenna che presenta la piu ampia risposta in frequenza, cioè maggior larghezza di banda di qualsiasi altra antenna convenzionale a mezz’onda di tipo filare; essa quindi sarebbe in grado di funzionare su ampie bande di frequenze, raggiungendo livelli di ROS piu modesti di altre antenne". Aggiungo io che proprio nella gamma degli 80m dove la larghezza di banda e la più ampia di tutte le altre gamme radioamatoriali, trova il suo impiego maggiore. Resto a disposizione per chiarimenti".
Iz1tqi, riprendendo: "Pubblico volentieri la singolare realizzazione dell'amico Alberto, con l'augurio che venga presa in considerazione. 73".